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Tag | Cassazione Penale

Riforma in appello: in caso di riforma della sentenza di condanna non è necessario risentire i testimoni (Cass. Pen. Sez. Unite – 14800/18)

3 Apr 2018 - Sentenze

Riforma in appello: in caso di riforma della sentenza di condanna non è necessario risentire i testimoni (Cass. Pen. Sez. Unite – 14800/18)

In caso di riforma della sentenza di condanna, con assoluzione dell’imputato, non può essere imposto alla Corte d’Appello di procedere alla rinnovazione dell’audizione delle testimonianze ritenute decisive; ciò, differentemente dalla riforma della sentenza di assoluzione in primo grado, per la quale è necessaria (anche per l’espressa indicazione legislativa, ex art. 603 comma 3-bis c.p.p.) la rinnovazione […]

Partecipazione ad associazione mafiosa: non basta avere rapporti con esponenti – anche di vertice – dell’associazione (Cass. Pen. Sez. V – 7767/18)

16 Feb 2018 - Sentenze

In tema di partecipazione ad associazione mafiosa i soli rapporti di frequentazione con altri soggetti ritenuti esponenti dell’associazione medesima (spesso attenzionati – a maggior ragione in contesti territoriali di limitata estensione) sono insufficienti di per sé a sostenere un sufficiente impianto probatorio. Gli stessi, piuttosto, possono essere validamente considerati riscontri esterni in relazione ad altri […]

Indebito utilizzo carte di credito o bancomat: il reato si perfeziona anche senza prelievo del denaro (Cass. Pen. Sez. V – 17923/18)

12 Gen 2018 - Sentenze

Indebito utilizzo carte di credito o bancomat: il reato si perfeziona anche senza prelievo del denaro (Cass. Pen. Sez. V – 17923/18)

L’utilizzo indebito di una carta di credito o bancomat intestata ad altro soggetto configura il reato di cui all’art. 55 comma 9 D.Lgs. 231/2007 (NDR ora art. 493-ter c.p., a seguito della modifica introdotta con D. Lgs. 21/2018, con cui la norma già contenuta nel D.Lgs 231/2007 è stata trasfusa nel nuovo articolo inserito nel codice penale) […]

Testimonianza: la mancata citazione del teste a seguito di provvedimento di autorizzazione alla citazione comporta la decadenza dalla prova (Cass. Pen. Sez. VI – 594/18)

10 Gen 2018 - Sentenze

Testimonianza: la mancata citazione del teste a seguito di provvedimento di autorizzazione alla citazione comporta la decadenza dalla prova (Cass. Pen. Sez. VI – 594/18)

La citazione del testimone entro il termine indicato nel provvedimento di autorizzazione del Tribunale, ovvero in tempo utile per l’udienza per la quale ne è disposta l’audizione, ha natura perentoria, sicché l’inerzia della parte che non ottemperi all’onere di citazione comporta la decadenza dalla prova testimoniale (salvo caso fortuito o forza maggiore).   Tale motivazione appare […]

Millantato credito e traffico illecito di influenze: il margine è dato dalla effettiva esistenza di un rapporto con il pubblico ufficiale (Cass. Pen. Sez. VI – 53332/17)

23 Nov 2017 - Sentenze

Millantato credito e traffico illecito di influenze: il margine è dato dalla effettiva esistenza di un rapporto con il pubblico ufficiale (Cass. Pen. Sez. VI – 53332/17)

Il margine differenziale tra la fattispecie di millantato credito ex art. 346 c.p. e quella titolata “traffico illecito di influenze” ex art. 346bis c.p., introdotta con L. 190/2012, è costituito dall’effettiva esistenza di un rapporto di relazione tra il soggetto che induce o propone la mediazione illecita ed il pubblico ufficiale che dovrebbe porre in essere […]

Misure di prevenzione: il mancato rispetto delle leggi non integra la violazione prevista dall’art. 75 D.Lgs. 159/2011 e può essere valutato solo per l’aggravamento della misura (Cass. Pen. Sez. Unite – 40076/17)

5 Set 2017 - Sentenze

In tema di violazione della misura di prevenzione (reato previsto dall’art. 75 D. Lgs. 159 del 2011), la stessa ha rilevanza delittuosa solo per la violazione delle prescrizioni specifiche (ad esempio l’obbligo di soggiorno) e non può essere configurata per il precetto del “vivere onestamente” e del “rispettare le leggi”, in quest’ultimo caso nemmeno nell’ipotesi […]

Termini di durata delle indagini preliminari: illegittima la nuova iscrizione per gli stessi fatti per i quali le indagini sono già state svolte (Cass. Pen. Sez. VI – 29151/17)

12 Giu 2017 - Sentenze

Termini di durata delle indagini preliminari: illegittima la nuova iscrizione per gli stessi fatti per i quali le indagini sono già state svolte (Cass. Pen. Sez. VI – 29151/17)

In tema di indagini preliminari e loro durata, è illegittima l’iscrizione da parte del P.M. dello stesso fatto di reato per il quale erano già state avviate precedenti indagini con una diversa iscrizione, poiché in tal modo risulterebbe elusa la disciplina di garanzia dei termini di durata massima delle indagini medesime. Al P.M. è consentita una […]

Favoreggiamento della latitanza: accompagnare i parenti dal ricercato per incontri a carattere familiare non integra il reato (Cass. Pen. Sez. II – 37378/16)

8 Set 2016 - Sentenze

In tema di procurata inosservanza di pena le condotte penalmente rilevanti sono solo quelle direttamente finalizzate a preservare la latitanza del ricercato. Diversamente, sono privi di rilevanza penale i comportamenti che agevolano rapporti interpersonali dello stesso a scopo affettivo, a maggior ragione ove l’attività del favoreggiatore non risulti concorrere con quella del latitante allo scopo […]

Testimonianza: la mancata citazione del teste, anche se reiterata, non comporta la decadenza dalla prova (Cass. Pen. Sez. II – 13694/16)

6 Apr 2016 - Sentenze

Testimonianza: la mancata citazione del teste, anche se reiterata, non comporta la decadenza dalla prova (Cass. Pen. Sez. II – 13694/16)

La mancata citazione del testimone, anche se reiterata, non comporta decadenza dal diritto alla prova atteso che l’eventuale provvedimento di revoca della testimonianza deve essere motivato in relazione alla superfluità della prova stessa, ovvero alla non dilazionabilità ulteriore del procedimento in relazione alla ragionevole durata dello stesso.   Copyright sull’immagine riservati al proprietario, il quale ha […]

Associazione mafiosa: le esigenze cautelari non possono essere desunte dalla sola sentenza di condanna (Cass. Pen. Sez. VI – 13750/16)

6 Apr 2016 - Sentenze

In tema di associazione mafiosa l’art. 275 co. 1 bis c.p.p., che consente al giudice che ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dell’imputato di emettere a suo carico un’ordinanza custodiale, non va interpretato nell’ottica di una presunzione di legge, essendo piuttosto necessaria una valutazione che involga la sussistenza concrete di esigenze cautelari e che […]