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Rosarno (RC): sull’inchiesta Ares la Cassazione annulla con rinvio il reato di associazione mafiosa

16 Dic 2023 - Press

Rosarno (RC): sull’inchiesta Ares la Cassazione annulla con rinvio il reato di associazione mafiosa

Copyright sull’immagine riservati al proprietario, il quale ha diritto ad essere menzionato qualora inoltri specifica richiesta.    Non regge al vaglio di legittimità l’impianto accusatorio dell’inchiesta “Ares”, nell’ambito della quale il 7 ottobre 2022 la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva confermato la ritenuta esistenza di una cosca denominata “Cacciola-Grasso”, radicata nel comprensorio del comune […]

Estorsione o esercizio arbitrario delle proprie ragioni: ricorre la seconda ipotesi nel caso in cui l’interesse del terzo non sia costituito da un ingiusto profitto che arrechi danno alla persona offesa (Cass. Pen. Sez. II – 46097/23)

25 Ott 2023 - Sentenze

Estorsione o esercizio arbitrario delle proprie ragioni: ricorre la seconda ipotesi nel caso in cui l’interesse del terzo non sia costituito da un ingiusto profitto che arrechi danno alla persona offesa (Cass. Pen. Sez. II – 46097/23)

Il margine differenziale tra l’ipotesi di estorsione (ex art. 629 c.p.) e la più tenue fattispecie di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (ex art. 393 c.p.) è dato dalla ricorrenza, nella prima ipotesi, dell’ingiusto profitto con altrui danno. Nel caso di terzo che concorra con il titolare della pretesa legittima (poiché giudizialmente tutelabile) al conseguimento […]

Legittimo impedimento: l’omessa traduzione dell’imputato detenuto costituisce nullità assoluta, rilevabile in ogni stato e grado del giudizio (Cass. Pen. sez. I – Sent. 42657/23)

11 Ott 2023 - Sentenze

Legittimo impedimento: l’omessa traduzione dell’imputato detenuto costituisce nullità assoluta, rilevabile in ogni stato e grado del giudizio (Cass. Pen. sez. I – Sent. 42657/23)

Lo stato di detenzione dell’imputato impone all’autorità giudiziaria procedente di disporre la sua traduzione in udienza e, nel caso in cui ciò sia omesso, si determina una nullità assoluta ed insanabile a norma dell’art. 179 c.p.p. che rende invalidi gli atti successivi, rilevabile in ogni stato e grado del procedimento. Copyright sull’immagine riservati al proprietario, […]

Truffa: reato istantaneo e di danno che si perfeziona al momento dell’effettivo incasso da parte del soggetto agente (Cass. Pen. Sez. II – Sent. 46212/23)

3 Ott 2023 - Sentenze

Truffa: reato istantaneo e di danno che si perfeziona al momento dell’effettivo incasso da parte del soggetto agente (Cass. Pen. Sez. II – Sent. 46212/23)

Il perfezionamento del reato di truffa – istantaneo e di danno – si ha con l’effettiva fuoriuscita dal patrimonio della persona offesa del bene o valore oggetto del reato. Ciò che rileva anche ai fini della determinazione della competenza per territorio, atteso che essa si radica nella sede in cui si consuma la locupletazione da […]

Stupefacenti: ricorre l’ipotesi di lieve entità in assenza di indici rivelatori di un’attività di spaccio organizzata in modo professionale (Cass. Pen. Sez. III – 46871/23)

9 Mag 2023 - Sentenze

Stupefacenti: ricorre l’ipotesi di lieve entità in assenza di indici rivelatori di un’attività di spaccio organizzata in modo professionale (Cass. Pen. Sez. III – 46871/23)

Il rinvenimento di un quantitativo modesto di stupefacente (nel caso esaminato, 45 grammi), di un bilancino e di strumenti per il confezionamento non possono considerarsi elementi dirimenti ai fini dell’esclusione della fattispecie di lieve entità ex art. 73 comma 5 DPR 309/90, laddove non siano stati riscontrati elementi univocamente sintomatici dello svolgimento di un’attività di […]

Associazione mafiosa delocalizzata: necessaria la prova di un concreto collegamento con il sodalizio “madre” ed il riscontro di moduli organizzativi comuni (Cass. Pen. sez. V – Sent. 18793/23)

24 Gen 2023 - Sentenze

Associazione mafiosa delocalizzata: necessaria la prova di un concreto collegamento con il sodalizio “madre” ed il riscontro di moduli organizzativi comuni (Cass. Pen. sez. V – Sent. 18793/23)

In tema di mafie delocalizzate – e con specifico riferimento ad ipotesi di insediamento di una locale di ‘ndrangheta in regione diversa da quella di origine – la prova dell’effettiva sussistenza della fattispecie associativa non può prescindere (in ragione delle peculiarità strutturali, organizzative ed operative che caratterizzano storicamente tale fenomeno criminale) dal riscontro di un […]

Abitualità a delinquere: necessario il riscontro della commissione di almeno due illeciti oltre quello per cui si procede (Cass. Pen. Sez. V – 48228/19)

28 Ott 2019 - Sentenze

Abitualità a delinquere: necessario il riscontro della commissione di almeno due illeciti oltre quello per cui si procede (Cass. Pen. Sez. V – 48228/19)

Ai fini del riconoscimento del requisito dell’abitualità del reato, il quale tra le altre conseguenze rende inapplicabile la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131bis c.p., è necessario il riscontro da parte del giudice di almeno due ulteriori illeciti oltre quello per cui si procede.   Copyright sull’immagine riservati al […]

Misure cautelari, esigenze e criteri di scelta delle misure: la motivazione è illogica se basata su mere congetture (Cass. Pen. Sez. III – 14604/19)

13 Mar 2019 - Sentenze

Misure cautelari, esigenze e criteri di scelta delle misure: la motivazione è illogica se basata su mere congetture (Cass. Pen. Sez. III – 14604/19)

In punto di sussistenza di esigenze cautelari, nonché avuto riguardo i criteri di scelta delle misure, la motivazione del provvedimento restrittivo non può basarsi su mere ipotesi e/o congetture sfornite di alcun riferimento concreto in termini indiziari, nonché su presunte massime d’esperienza non verificabili secondo il criterio dell’ “id quod plerumque accidit”.   Copyright sull’immagine […]

Valutazione della prova: verosimiglianza e massime di esperienza possono costituire dimostrazione del fatto, salvo smentita da parte dell’imputato (Cass. Pen. Sez. IV – 22790/18)

12 Dic 2018 - Sentenze

Valutazione della prova: verosimiglianza e massime di esperienza possono costituire dimostrazione del fatto, salvo smentita da parte dell’imputato (Cass. Pen. Sez. IV – 22790/18)

In tema di valutazione dei dati indiziari o probatori, il ricorso al criterio della verosimiglianza ovvero alle massime d’esperienza al fine di fornire al dato analizzato valenza di prova è corretto, nella misura in cui possano escludersi ragionevolmente ipotesi alternative che sminuiscano l’ipotesi più verosimile (nel cui caso si dovrebbe qualificare il dato come mero […]